Nuova tappa giuridica con la recente sentenza del tribunale di Pordenone in merito al divorzio di due donne che pochi anni fa si sono viste riconoscere il loro rapporto tramite unione civile. Così, in base alla legge Cirinnà si è applicato il cosiddetto divorzio diretto, ancora non regolamentato per le coppie eterosessuali, che prevede per le coppie senza figli di porre fine al matrimonio senza procedere prima alla separazione.
L’altra decisione riguarda il riconoscimento di un assegno divorzile periodico per “colmare il peggioramento della condizione economica della partner” che, per trasferirsi a Pordenone, ha a suo tempo lasciato un lavoro più remunerativo e una situazione più agiata nella sua città di origine.
Il risultato è che la legge citata, anche detta 76/2016, equipara coppie sposate e coppie unite civilmente anche nella fase di scioglimento dell’unione, riconoscendo anche in questo caso che ogni famiglia ha diritto allo stesso trattamento giuridico
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