Divorzi: la negoziazione assistita assicura tempi brevi?
In un anno +30%
La convivenza forzata in famiglia imposta dalle restrizioni dovute alla crisi sanitaria, ha esasperato situazioni di disagio più o meno latenti portando ad una inevitabile ondata di divorzi.
Si stima che arriveremo al primo “anniversario” del lockdown, il prossimo marzo, con un aumento del 30%.
Un vero boom che segue, tuttavia, un trend già significativo se si pensa che in Italia, secondo l’Istat, all’inizio degli anni 90 i divorziati erano circa 375 mila, nel 2018 più di 1,6 milioni.
Va detto che questa accelerazione, soprattutto nel caso di accordi consensuali e per coppie senza figli, è agevolata anche dalle innovazioni procedurali introdotte negli ultimi anni.
Divorzio: la negoziazione assistita assicura tempi brevi?
Esattamente! Attraverso la negoziazione assistita ci si può separare o divorziare senza presentarsi innanzi al giudice in un tempo record di 30 giorni.
Ci si lascia così alle spalle una fase molto spiacevole e si tenta di pianificare una nuova vita…
Festa di divorzio
…Addirittura in questa pianificazione ora si affaccia anche una nuova mentalità per esorcizzare ciò che è sempre stato considerato un proprio fallimento personale: non ci si affligge, ma si festeggia per la ripartenza.
In fin dei conti, si tratta di celebrare una scelta per porre fine a qualcosa che non funzionava.
A parlarne per prima già nel 2006, ricostruendo esperienze in giro per il mondo, Christine Gallagher con un vero e proprio manuale per una efficace organizzazione dei “party di divorzio”.
Base ideale il concetto che “non è un modo per gioire di qualcosa che va in frantumi, piuttosto un’occasione per sottolineare l’importanza di aver rimediato ad una situazione infelice
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